Ringrazio il fotografo G. Barsotti
L’Italia è inesaurabile con i suoi tesori culturali. Spesso capita di trovare dei capolavori nei posti più nascosti e inaspettati. Quest’estate sono stata in Toscana, in un piccolo paese, Corsanico, a tenere un concerto per flauto e organo.
Con il treno arrivo a Viareggio e alla stazione mi attendono l’organista olandese Aart Bergwerff e Graziano Barsotti, direttore artistico dell’Associazione culturale “Amici della musica d’organo Vincenzo Colonna” di Corsanico. Con la macchina arriviamo in 20 minuti alla piccola frazione di Bargecchia, famosa per le sue campane, poste in cima alla torre medievale. La tradizione dice che queste siano le campane che sentiamo suonare nell’opera Tosca di Puccini.
Infatti siamo nella terra di Puccini, nel comune di Massarosa, provincia di Lucca. Comunque, dopo aver lasciato il bagaglio all’albergo, andiamo a Corsanico, dove c’è il concerto. Lo stupore è grande quando entriamo nella chiesa di San Michele e quando saliamo sulla cantorìa dell’organo.
Lo strumento fu costruito tra il 1602 e il 1606 dal veneziano Vincenzo Colonna. Nel tempo ha subito vari interventi da parte di diversi organari. L’organo di Corsanico ha richiamato a suonarlo molti organisti di fama internazionale e anche Giacomo Puccini l’usò per un concerto. Lo strumento è racchiuso nella sua cassa originaria, le cui due portelle sono dipinte, all’interno con il soggetto dell’Annunciazione e all’esterno di San Francesco d’Assisi e San Bernardino da Siena.
L’organo è grande per essere uno strumento italiano, offre molte possibilità e ha un bellissimo suono. Intanto si sposa bene con il mio flauto traverso moderno.
Dopo un giorno di studio e prove siamo pronti per il concerto, anche se da parte mia so bene che non sono mai definitivamente pronta.
Il programma musicale è tematico e consiste in uno scambio musicale tra Olanda e Italia, con musiche di Sweelinck, Frescobaldi, Loeillet de Gant, Bigaglia, Donizetti, Simeon ten Holt in una trascrizione di Aart Bergwerff. Il pubblico è molto interessato, silenzioso e caloroso nell’applauso.
Dopo il concerto, il bis e i fiori non poteva mancare un brindisi, con pizzette e dolcetti, fotografie e scambi di regali.
Un bellissimo ricordo, una bella esperienza con cui siamo tornati a casa. Corsanico si è presentato nel suo splendore di accoglienza, professionalità e generosità.
Grazie!